Dovete sapere, infatti, che tutti i prodotti di questa casa sono contraddistinti dal fatto che ricalcano in maniera fedele al 100 % le dimensioni delle armi vere, quindi necessitano di un GB apposito con tanto di pistone, ingranaggi, spingi pallino e T hop-up dedicati.
Partiamo subito con una piccola precisazione di dovere...anche se a prima vista sembra un AK, non lo è, infatti è la copia cinese dell' AK 47…un Norinco Type 56.
Su internet ho trovato le differenze della versione real steel di questo fucile rispetto ad un AKM :
- The Type 56 has a 1.5mm stamped receiver versus the 1mm stamping of the AKM.
- The barrel on the Type 56 is similar to the AK-47 and heavier than that of the AKM.
- The front sights are fully enclosed compared to the AKM and AK-47 which are partially opened.
- Has the double hook disconnector of the AK-47 unlike the single hook disconnector of the AKM.
- Has a smooth dust cover like the AK-47; unlike the ribbed dust cover of the AKM.
- May have a folding spike bayonet (nicknamed the "pig sticker") as opposed to the detachable knife bayonets of the AK-47 and AKM.
- Most Type 56's do not have the threaded muzzle found on the AK-47 and AKM.
- Has a blued finish like the AK-47 unlike the AKM which has a black oxide finish or a parkerized finish.
- Like the AK-47, the sights will adjust to 800ms, where the AKM's will adjust to 1000ms.
- Most Type 56's lack the side scope mount the AKM has.
La replica ha una lunghezza di 880 mm ed un peso dichiarato dal costruttore di 3,5 kg.
Veniamo ora all’analisi del prodotto :
La scatola si presenta di buona fattura e reca stampata l’immagine del prodotto.

Una volta aperta la scatola, ci si trova di fronte ad un imballaggio molto curato.
Dentro troviamo :
- Fucile
- Caricatore
- Spegnifiamma rosso in plastica
- Chiavi per lo smontaggio e la pulizia della canna
- Caricapallini
- Baionetta in plastica
- Adattatore anteriore con doppio filetto (forse per i silenziatori ?)
- Istruzioni di smontaggio

Uno sguardo più da vicino al contenuto:

Uno sguardo agli accessori del Tool-Kit:

Ora analizziamo il caricatore di questo RS fornitoi col fucile: contiene circa 150 bb (esiste anche una versione da 500 bb) ed è veramente ben fatto, rispetto alle comuni marche da SA è un altro pianeta.
Sotto è possibile vedere le foto in cui metto a confronto il caricatore di questo Type 56 con un Marui in metallo da 600 bb.

E successivamente una bella pesata: che dire, quello della RS è molto più solido, merito della lamiera decisamente più spessa. Inoltre l’acciaio è brunito (come il resto del fucile) e non verniciato.

Di contro anche una pesata al Marui:

Uno sguardo al fucile e poi, in primo piano, il numero seriale unico dello stesso, inciso sia sul lower che sull’upper receiver...che dire un tocco di classe che non guasta mai.


Il fucile, una volta imbracciato, stupisce subito per la sua solidità.
E' veramente monolitico, sembra di trovarsi di fronte ad un pezzo di ferro unico, nessuno scricchiolio o movimento anomalo delle varie parti…sensazione che non mi hai mai dato nessun altro fucile.
Tutto il corpo del fucile si presenta in solido acciaio brunito, così come le varie mire, grilletto, canna, canna recupero gas ecc.
I legni non sono da meno, hanno uno spessore considerevole e sono ottima fattura, anche qui mai visto nulla di simile…anche il colore degli stessi è lucido e lo rende molto simile alla versione real steel.

Uno sguardo più ravvicinato alla torretta di mira ed all’ impugnatura anteriore.

Sorpresa: proprio come nel modello reale, con un’apposita chiavetta contenuta nel tool-kit si gira il perno e si può rimuovere la canna di recupero gas e la parte superiore della guancetta.

Notate lo spessore dei legni e la loro qualità. Vengono annichiliti anche quelli della VFC.
Fate anche caso a quei piccoli fori fatti sulla canna: da qualche parte avevo sentito dire che erano stati fatti per evitare che qualcuno potesse modificare questa replica da SA in un’arma vera ma secondo me si tratta comunque di una bufala.

Per quanto riguarda la batteria, ci sono due opzioni: o la classica nel calcio oppure sotto l’upper receiver. Peccato tuttavia che l’alloggio non sia molto grande e la mia lipo della King Arms a tubo non ci entra. Invece vi si può inserire la Li-po a siluro della D-Boy.


Aprendo l’otturatore si accede al vano per la regolazione dell'hop-up, come in tutti gli altri modelli di AK.
Nella foto sotto uno sguardo alla parte inferiore del fucile con tanto di alloggiamento caricatore.
Notate anche la maggior lunghezza della T hop-up rispetto a quelle standard Marui anche se, per fortuna, tutte le comuni canne interne ed i gommini hop-up sono compatibili.

Per poter meglio vedere le differenze rispetto ad un modello tradizionale da SA ho fatto alcune foto ad un AK 47 Custom Marui Type metallo e legno che avevo fatto in precedenza con i legni ed il corpo invecchiati.

Eccoli l’uno vicino all’altro, sopra il Real Sword e sotto il custom.
Da notare in particolare della differenza dell’altezza del corpo fucile.



Per ultimo una bella prova di potenza al cronografo e una foto con baionetta montata.


In definitiva è un'asg eccezionale, la migliore che mi sia mai capitata per qualità, robustezza, finiture e cura dei particolari.
Non c’è nessun'altro prodotto di pari livello, almeno considerando tutti gli altri fucili da SA che mi siano capitati sotto mano e inoltre, i materiali di costruzione e l’assemblaggio sono apparsi veramente ottimi.
Per una volta credo che valga fino all’ultimo centesimo i soldi spesi contando anche che il prezzo è inferiore ad un AKM della VFC.
Qui state comprando qualcosa di unico, non solo un prodotto da SA ma anche un prodotto per i puri collezionisti.
L'unica nota dolente è la potenza, difatti il fucile esce a circa 1,9 joule, testato con Xcortech e quindi andrà depotenziato.
Questo è tutto per quanto riguarda la parte relativa all’estetica ed alle considerazioni generali e quindi possiamo passare alla meccanica vera e propria dell'asg.
Analizziamo quindi lo smontaggio e la componentistica interna.

Una volta rimossa la canna di recupero gas, agendo sull’apposito perno, si passa alla rimozione della tacca di mira posteriore mediante l’apposita chiave fornita col in fucile.
La chiave è strettamente necessaria vista la grande durezza della mollettina posta sotto la tacca di mira. Tutto questo ha il solo scopo di liberare la parte superiore della torre di mira e poter così accedere alle due brugole che connettono il corpo del fucile con la canna stessa.

Si procede poi alla rimozione delle due brugole e delle viti che tengono salda la T hop-up alla canna.

Fatto questo si può facilmente sfilare la canna esterna dalla T hop-up e dal corpo del fucile.
Ho messo a confronto la canna interna di questo RS con una di precisione della Prometheus con hop-up King Arms (che monterò sul fucile).
Nella foto sotto potete notare come l’hop-up sia decisamente più lungo di uno standard per AK.
Il produttore dichiara un diametro interno della canna di 6,08mm, misura riscontrata col calibro.

(Sopra canna e hop-up Real Sword e sotto canna Prometheus e hop-up KingArms)
Il gommino hop-up sembrava incollato alla canna ma toglierlo non è stato difficile; è di buona fattura ma ho preferito sostituirlo con un Marui visto che al tatto era molto duro, scelta tra l’altro obbligata dalla potenza dell’ ASG.
Si procede dunque con lo smontaggio come per gli altri modelli di AK, quindi prima con l’impugnatura e successivamente con il selettore e, vista la forma dello stesso, è necessario schiacciarlo contro il corpo del fucile mentre si svita il perno.


Si passa poi al calcio…notate lo spessore del legno.

Una volta rimosso il gear-box si può osservare molto bene l’estrema cura dei particolari, la presenza di boccole cuscinettate, un particolare anti-reversal che esce dal corpo del gear-box più un foro nella parte posteriore del gb che serve per permettere al pistone di arretrare fino alla massima posizione.


Notate la molla...

Uno sguardo agli ingranaggi e poi in particolare al conico.



Uno sguardo al gruppo aria, niente di particolare o esaltante ma capace al tempo di una ottima tenuta.
La particolarità è data dal pistone, diverso da uno comune da SA. A livello della cremagliera, infatti, è più lungo e quando è compresso questa porzione esce dalla parte posteriore del gear-box.

Ho penato non poco per il giusto settaggio della potenza, infatti stranamente le molle Etabeta sesta versione sono troppo strette per il guidamolla ed ho dovuto limarne un poco la parte interne.
Però, poi, al rimontaggio dell’arma è sorta una piccola stranezza…ovvero senza spessore né in testa ne in coda il fucile usciva a 1,30 joule, così ho voluto provare con una molla Etabeta prima versione ma anche qui eravamo intorno al 1,18 joule.
Così ho optato per tagliare una molla della prima versione e fare una prova. Fortunatamente al primo tentativo ho subito azzeccato il joule con un unico picco di 1,02 e gli altri dieci tiri di prova a 0,99-1 joule preciso.
Non mi riesco ancora a spiegare il fatto della troppa potenza, ma credo sia dovuta alle diverse misure del GB. Infatti rispetto ad uno tradizionale è un po' più corto e presenta quel foro posteriore che serve per permettere al pistone di arrivare alla massima compressione quindi potrebbe essere che le molle vengano maggiormente compresse e tutto questo aggiunto ad una canna di precisione da 6.03 come la Prometheus, hanno probabilmente fatto il resto.
In definitiva questo "over-joule" è emerso essere causato dallo spessore presente nella testa cuscinettata del pistone che influiva in positivo sulla potenza dell'asg.
Brigge
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